sabato 13 agosto 2022

Soli? Mai da soli


 Non è vero che si nasce da soli e che si muore da soli. Si nasce con infermiere e medici ed il contributo della madre. Io sono nata un 6 di aprile . Mia mamma aveva compiuto il 27 marzo 31 anni. Allora era già avanti con gli anni per una gravidanza. Ora le donne hanno i figli anche a 50 anni. Mi ha sempre raccontato che le si sono rotte le acque verso le otto del mattino e che è arrivata in clinica nel giro di un'ora. Il medico e l'infermiera l'hanno assistita subito perchè io avevo fretta di nascere. Ed infatti sono nata pochi secondi dopo le 11 . Pesavo meno di 3 chili. Mia mamma avrebbe voluto avere un maschio ma mio papà era felicissimo di avere avuto me. 
Sono sempre andata d'accordo con mia mamma . Era la mia migliore amica, la persona  con cui mi confidavo e a cui chiedevo aiuto. E mi manca . Ma è morta nel suo letto tenendomi la mano. Ero accanto a lei che da 2 ore faceva fatica a respirare perchè il suo cuore si stava fermando, un cuore anziano che aveva vissuto così tanto a lungo . Un cuore che da giovane aveva vissuto con lei le tristi e tragiche esperienze  della guerra. Andava di notte con le suore e don Annichini a curare i partigiani feriti nascosti nelle cantine del vecchio ospedale di Omegna e aveva visto arrivare un suo compagno di scuola apoena ammazzato dai Fascisti sul Largo Cobianchi. Uno choc tremendo che non ha mai dimenticato. Era anche andata a Chesio in Val Strona il giorno dopo la battaglia di Gravellona a curare i partigiani feriti. Un massacro . Ma la sera era rientrata a casa , scendendo con il dottor Balconi e la nacchina della Volante rossa. Lei lavorava alla Cobianchi in un ufficio dove c'erano i fascisti e l'ufficiale altoatesino giovanissimo delle SS naziste . Un pericolo non rientrare a casa per l'intera famiglia perchè i fascisti bruciavano le case di chi era con  i partigiani
Un cuore che ha sempre amato profondamente mio papà , il suo grande amore di una vita. Non è mai stata gelosa di un bell'uomo che vedeva solo lei e nessun'altra. Anche se altre avrebbero sicuramente voluto che lui si accorgesse di loro
Mio papà era un IMI un internato militari italiano, un sopravissuto ai campi di concentramento nazisti. Con le cicatrici sul corpo ed i segni dei morsi di uno dei cani delle SS sul polso sinistro ma soprattutto con le cicatrici nell"anima di una esperienza  terribile e tragica che coinvolse lui e tanti altri giovani come lui in una follia quale fu la guerra voluta da Mussolini insieme con Hitler.
Con mio papà ho passato tanto tempo . Da piccola sciavo con lui, la sua grande passione. Da grande facevamo insieme l'orto ed il giardino anche se usavamo tecniche completamente diverse e spesso discutevamo proprio sul modo di lavorare 
Quando si è ammalato seriamente a causa del diabete che lo aveva colpito dopo i 50 anni mia mamma ed io non lo abbiamo mai lasciato solo un attimo. Era diventato cieco e la sofferenza di una malattia così subdola era diventata la sua compagna di vita
Gli ultimi 40 giorni di ospedale, in cui mia mamma è sempre rimasta con lui giorno e notte, ed i 12 passati a casa in precoma sono stati uno strazio. Per lui e per noi due.
Quell'anno io avevo chiesto di insegnare al serale agli adulti, anche se non mi piaceva per nulla perchè preferivo di gran lunga avere i ragazzi e le ragazze delle medie, per quanto difficili fossero,  ma dovevo dare una mano a mia mamma . La sedia a rotelle e il non poter più essere autonomo gli pesavano veramente tanto . E non era facile gestire una situazione così complessa.
Quel venerdì sera ero ad insegnare a Domodossola. Apoena rientrata ho trovato mia mamma agitatissima perchè mio  papà non rispondeva  più. Mi sono seduta accanto a lui e gli ho preso la mano.  Pochi minuti in cui ho sentito la sua stretta  e poi più nulla. Anche il suo cuore così forte e tenace si era fermato per sempre. A 81 anni
Ma non era solo. Era con la sua adorata Ada e con me. 
Io spero di avere accanto in quell'attimo fuggente in cui il cuore si ferma e l'anima vola in cielo la persona amata o chi mi ha voluto bene . E di non essere sola.

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